Les Contes de La Fontaine (traduzione in italiano)
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Jean de la Fontaine è conosciuto per le sue Fables ma ha anché scritto i Contes che, al contrario delle Fables, non possono essere letti da tutti car sono molto spesso licenziosi. Qui è un esempio con il conto intitulato Le Bât. L'ho scelto perché è breve, e non è vero per tutti, e che dà un'idea del tono del libro.
"Un peintre était, qui jaloux de sa femme,
Allant aux champs lui peignit un baudet
Sur le nombril, en guise de cachet.
Un sien confrère amoureux de la dame,
La va trouver et l'âne efface net;
Dieu sait comment; puis un autre en remet
Au même endroit, ainsi que l'on peut croire.
A celui-ci, par faute de mémoire,
Il mit un bât; l'autre n'en avait point.
L'époux revient, veut s'éclaircir du point.
Voyez, mon fils, dit la bonne commère,
L'âne est temoin de ma fidélité.
Diantre soit fait, dit l'époux en colère,
Et du témoin, et de qui l'a bâté."
I Contes sono stati scritti in alcuni volte a partire del 1685 et durante circa trent'anni. L'intertextualità di La Fontainetrove la sua ispirazione in novelle galliche, in Boccaccio ed in L'Ariosto.
Dal 1685, una prima edizione illustrati dei Contes è stata pubblicata. Era la prima ma non l'ultima. Lo spirito libertino di questi Contes fa di loro uno soggetto privileggiato per gli artisti del XVIII° secolo. E realmente al secolo dei Lumi che appartengono. Gli opere di Fragonard sono le più conosicute ma molte altre sono state realizate.
Personalement mi piace migiolre l'edizione pubblicata nel 1762 per i Fermiers Généraux. In questa edizione, sono si fondano perfettamente raffinatezza e libertinaggio. Durante il 132° CTHS ho proposto una communicazione che va ad essere pubblicata negli atti del simposio, intitolata "Dai piaceri della tavola ai piaceri della carne : la dissolutezza dei sensi nei Contes illustrati di La Fontaine".
Qui è la sintesa :
L'iconografia dei Contes de Jean de La Fontaine (1621-1695) studiato qui è quelle dall'edizione dei Fermiers Généraux nel 1762 cioè cinquant'anni dopo la loro creazione. Il corpus è centrato sull'associazione tra placeri della tavola e libertinaggion. Le storie con questo messagio et le loro illustrazione fano pensare al vers di Terenzio : "Sine Cerere et Libero friget Venus". Dunque, attraverso la scelta di l'illustrazione di questi passagi o la correspondenza fra l'iconografia ed il testo, si può capire come l'immagine è composta. Permette anché di capire quali sono i codi che mostrano un suggerimento sessuale permesso o favorisato da una dissolutezza culinaria. Quest'idea è studiata con due aspetti : la diversità visibile nel cambiamento di partner o di vivande ed l'imbroglio tra l'inganno sessuale.